L’importanza della lezione aperta

- Fino a quando l’educazione musicale non sarà oggetto di una riflessione più approfondita da parte del Ministero, la miglior cosa che un insegnante potrebbe fare, “dal basso”, potrebbe essere quella di individuare alcune buone pratiche che permettano di creare un terreno di interazione più fruttuoso tra insegnanti, allievi, famiglie, scuole, scuole di musica e territorio. -

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Fare musica nei nidi d'infanzia


- Gianni Rodari nel 1976 poneva una domanda: «Un giorno ogni casa avrà una stanza per i giochi, ogni quartiere avrà il suo campo giochi, ogni scuola avrà la sua giocoteca […] ogni ragazzo troverà, dovunque cresca, spazi e strumenti per impegnare la sua capacità di giocare, cioè di creare e ricreare il mondo a misura della sua conoscenza e della sua immaginazione. Un giorno. Ma quando?». -

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Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all'istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai. Da grande sono diventato un contrabbassista, 7 anni in Conservatorio a Roma e poi in giro per l'Italia a suonare con varie orchestre. Sempre da grande quando sono entrato all'Orff-Schulwerk ho preso i cucchiai lì per terra e girando e suonando ogni cosa rotonda sono entrato anche nella stanza di Musica in Culla. - Che cos'è quello? - mi domandai dopo aver visto un grande telo a spicchi colorati. Sono rimasto per scoprirlo. Oggi (da piccolo) mi dedico principalmente all'educazione musicale per l'infanzia e chiedo sempre a tutti i bimbi se nella loro cucina ci sono le padelle.