Melodie spaziali

7.07 del mattino
Joey ha appena voltato le spalle alla parete illuminata, guarda le sbarre del suo lettino e, al di là di esse, il muro opposto in ombra. 
All'improvviso un frammento di spazio si distacca.
Una colonna sottile e rigida.
Resta immobile, cantando un'allegra melodia.
Da poco distante si aggiungono ora delle note differenti.
Accanto c'è un'altra colonna di spazio.
Anche lei canta, ma in armonia con la prima.
Le due melodie si fondono in un duetto serrato,
una più vivace, l'altra più quieta.
Lontano, appaiono ampie forme attenuate.
Esse pulsano di un ritmo più lento e profondo.
Il duetto, vicino e vivace, si mescola al ritmo più lento e distante.
I due spazi intrecciano un'unica canzone che riempie il mondo.
Poi, da chissà dove, risuona una nota diversa.
Come una meteora balena per un attimo e poi scompare nel nulla. 
Tutto quello che hai letto qui sopra è a pagina 28 di Diario di un bambino di Daniel Stern dove l'autore descrive quello che accade a Joey quando ha sei settimane... anzi quando Joey descrive quello che gli accade!

Un libro fantastico che nella sua semplicità narrativa mette insieme gran parte delle ricerche scientifiche di Stern e accompagna naturalmente il lettore nel mondo di un bambino nella sua primissima infanzia.

Lo trovi facilmente in tutte le librerie! 

6 commenti:

  1. Eccomi qui, sei passato proprio mentre non c'ero! Che lavoro interessante che fai, decisamente il tuo blog è unico tra quelli che ho visitato! Noi in casa ascoltiamo molta musica per bambini, sia in tedesco che in italiano perché i bambini sono bilingue. Fa bene a loro e fa bene a me... e per allenare la memoria, ovviamente mamma si è dovuta imparare un sacco di canzoni!

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    1. Grazie Silvia :) Da quello che dici sembra che i tuoi bimbi ti ascoltino spesso cantare. Che fortuna :)

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  2. Molto bello questo libro: l'ho comprato proprio perché me l'hai consigliato e l'ho adorato! Alcuni punti sono illuminanti, davvero interessante ��

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    1. Sono contento! Hai letto anche 'Nascita di una madre'? Io ancora no. L'ha scritto insieme alla moglie :)

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    2. "Nascita di una madre" mi manca ma rimediero'! come sempre, grazie per il consiglio :)

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Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all'istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai. Da grande sono diventato un contrabbassista, 7 anni in Conservatorio a Roma e poi in giro per l'Italia a suonare con varie orchestre. Sempre da grande quando sono entrato all'Orff-Schulwerk ho preso i cucchiai lì per terra e girando e suonando ogni cosa rotonda sono entrato anche nella stanza di Musica in Culla. - Che cos'è quello? - mi domandai dopo aver visto un grande telo a spicchi colorati. Sono rimasto per scoprirlo. Oggi (da piccolo) mi dedico principalmente all'educazione musicale per l'infanzia e chiedo sempre a tutti i bimbi se nella loro cucina ci sono le padelle.