Ti alzi, lo poggi, controlli e ti siedi


Molto spesso capita che dopo aver svolto un'attività in cui i bambini hanno giocato/suonato degli strumenti musicali (come ovetti-shaker, maracas, legnetti ecc.) arrivi il momento di far rimettere a posto o raccogliere tutti gli strumenti usati per passare ad altro. Ecco... hai due possibilità:
  1. Dire loro: Ok bimbi, mettete a posto gli strumenti lì nel cassetto (o nel posto dove erano)... Bene, ora nessuno più potrà fermare le corse a chi arriva primo, i lanci degli ovetti nel cassetto, le capriole per schivare il compagno e la mischia tipo rugby davanti al cassetto...
  2. Dire loro: Ok bimbi, seduti... solo un bambino alla volta si può alzare, andare al cassetto, poggiare delicatamente lo strumento nel cassetto, tornare al posto controllando che nessuno ancora si sia alzato e sedersi. Solo quando il bimbo si è seduto allora un altro bimbo potrà alzarsi per andare al cassetto. Bene, ora stai a guardare i tempi di attesa, l'attenzione, la prontezza di alzarsi appena l'altro si è seduto... insomma, tutta la loro gestione dell'azione. Non dire nulla... lascia che si organizzino da soli ed intervieni solo nel caso si alzino due o più bambini contemporaneamente.
Bene... quale scegli?
Hai un'altra soluzione per gestire questo momento?

Segui il Capo


Ok bimbi che gioco volete fare ora?

Segui il Capo!

Cioè? Spiegami meglio Gabriele...

Uno fa il Capo e gli altri lo seguono!

E quindi?

Possiamo camminare e gli altri guardano il Capo e fanno quello che fa lui!

Bellissimo! Chi decide chi è il Capo?

Io!!!

Vai... il Capo è Federico!
Quindi ora che iniziamo facciamo tutti quello che fa Federico, va bene?

Sììììììììììììììì

Le prime 5 cose che i genitori imparano a non fare

...nelle prime 5 lezioni di musica insieme ai propri figli.


Ciao mamma, ciao papà! Siete stati proprio bravi e coraggiosi nel portare i vostri figli a lezione di musica! Voglio proprio ringraziarvi per 3 motivi:
Uno: perché portare i bimbi a musica è un impegno costante per tutto l'anno.
Due: perché vi mettete in gioco insieme a loro.
Tre: perché non avete pensato "è ancora troppo piccolo... aspettiamo un po' e poi lo portiamo ad imparare uno strumento."

Lavorando da qualche anno a scuola di musica nei corsi con bambini da 0 a 3 anni insieme ai genitori mi è venuta l'idea di scrivere questo post riportando le 5 cose che accadono più spesso nei primi incontri musicali. A scuola generalmente si riesce anche a fare una riunione solo con voi genitori per spiegarvi il percorso educativo e i modi per attuarlo. Così sarà più semplice camminare insieme!
Non dirò qui cosa diciamo alla riunione ma volevo, come dicevo prima, riportare le 5 cose più frequenti che generalmente vi succedono naturalmente nei primi incontri di musica con i bimbi. Così imparerete a non farle!

Usiamo #educazionemusicale

Foto by melenita2012 on flickr.com / cc by

Sarebbe bello condividere, discutere ed approfondire i temi dell'educazione musicale da vari punti di vista. Oggi i principali social network permettono l'utilizzo di hashtag per organizzare conversazioni su uno specifico argomento. Il primo, come sai, è stato Twitter ma oggi anche Facebook e Google+ hanno attivato questa possibilità.

Se ti interessa l'educazione musicale e sei su uno di questi social... perché non provi ad usare questa funzionalità? L'hashtag #musiced (in inglese) è molto usato su Twitter e solo con un'occhiata ti accorgerai di quante cose, conversazioni e risorse interessanti si possono trovare da lì :) Basta aggiungere #educazionemusicale ai nostri tweet, aggiornamenti di stato, link... sai come si fa!
Proviamo?

Un amico nel bosco... anzi quattro


Ecco... dove eravamo rimasti?

Avevamo spiaccicato tutte le foglie d'autunno e ci eravamo divertiti un sacco!

Ora che facciamo?
Entriamo nel bosco lì?

Sì!
E quello cos'è?

Cosa tesoro?

Quell'animale verde lì in fondo vicino al laghetto!
Una ranocchia!
Un rospo!

Sì... è verde come una ranocchia!

Un rospo!
Poi ha una lingua lunga lunga come una ranocchia!
Un rospo!

Allora, vogliamo chiamare questa ranocchia per vedere se si avvicina qui?

La musica è un gioco da bambini


François Delalande

LA MUSICA E' UN GIOCO DA BAMBINI

- L'ipotesi centrale di questo libro è molto chiara: il bambino, sin dai primi mesi di vita, gioca con i suoni e questa attività va sottratta alla sfera del "rumore" per essere invece pienamente valorizzata come musica.
Questo assunto prefigura un profondo cambiamento della concezione dell'educazione musicale e del ruolo dell'educatore. Infatti quest'ultimo non deve iniziare il bambino a un sistema musicale dato, bensì affiancarlo nella scoperta dei suoni e delle loro possibilità espressive, risvegliando e attivando motivazioni, attitudini e condotte musicali.

Un testo che pone la pedagogia della musica al centro di una riflessione che guarda alla psicologia, all'antropologia della musica e alle esperienze della musica contemporanea.

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Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all'istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai. Da grande sono diventato un contrabbassista, 7 anni in Conservatorio a Roma e poi in giro per l'Italia a suonare con varie orchestre. Sempre da grande quando sono entrato all'Orff-Schulwerk ho preso i cucchiai lì per terra e girando e suonando ogni cosa rotonda sono entrato anche nella stanza di Musica in Culla. - Che cos'è quello? - mi domandai dopo aver visto un grande telo a spicchi colorati. Sono rimasto per scoprirlo. Oggi (da piccolo) mi dedico principalmente all'educazione musicale per l'infanzia e chiedo sempre a tutti i bimbi se nella loro cucina ci sono le padelle.