Il GRANDE piccolo uovo con le macchie

Attività musicali con un libro scritto ed illustrato da Eric Battut.


- Non ci credo! - Così io davanti allo scaffale leggendo "Oh, che uovo!" scritto grande sul dorso di un libro grande.

- A cosa? - Così Sara, la mia libraia della mia libreria vicina.

- A questo! - Così io mostrandole il grande "Oh, che uovo!" appena sfilato dallo scaffale. Grande ben 24,5x25,5 cm. Ben altra cosa dei 15x15,5 cm della piccola edizione che ero riuscito a trovare dopo un grande tempo di ricerca circa un anno fa.

- Ah sì, lo stanno distribuendo di nuovo in libreria. - Così Sara.

- Lo sai che questa è una cosa meravigliosa? Una cosa meravigliosa quanto inaspettata! - Così io.

"Oh, che uovo!" è un libro meraviglioso. L'ho cercato tanto e come hai letto avevo trovato solo l'edizione in formato mignon. Non che non fosse buona. Ma con le classi abbastanza numerose dei nidi che frequento - Non vedo bene! - era la frase più pronunciata davanti a quell'edizione.

La musica è come un linguaccio

Parola del Grande Gigante Gentile


- Ogni sogno ha la sua particolare musica ronzinante, e le mie formidose grandi orecchie può cogliere questa musica. 
- Per musica, intende dire melodia? 
- No, io non intende melodia. 
- Allora, che vuol dire? 
- I popolli della terra ha la loro musica, chiaro o scuro? 
- Chiaro. 
- Musica di tutti i tipi. 
- E qualche volta i popolli della terra va in estasi quando ascolta una musica sublime: come un fremito che scende per la colomba vertebrale. Chiaro o scuro? 
- Chiaro. 
- Dunque, la musica dice loro qualche cosa, manda un messaggio. Io non crede che i popolli della terra sa che tipo di messaggio è, ma gli piace lo stesso. 
- Penso di sì
- Beh, grazie alle mie orecchie mirabolanti, io non è solo capace di sentire la musica dei sogni, ma anche di capirla
- Capirla come? 
- Io la legge, lei mi parla. E' come un linguaccio.

Se lo dice il GGG io ci credo, e tu?


Roald  Dahl


Salani Editore


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Grazie per aver letto questa citazione.

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Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all'istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai. Da grande sono diventato un contrabbassista, 7 anni in Conservatorio a Roma e poi in giro per l'Italia a suonare con varie orchestre. Sempre da grande quando sono entrato all'Orff-Schulwerk ho preso i cucchiai lì per terra e girando e suonando ogni cosa rotonda sono entrato anche nella stanza di Musica in Culla. - Che cos'è quello? - mi domandai dopo aver visto un grande telo a spicchi colorati. Sono rimasto per scoprirlo. Oggi (da piccolo) mi dedico principalmente all'educazione musicale per l'infanzia e chiedo sempre a tutti i bimbi se nella loro cucina ci sono le padelle.