Specchio, specchio delle mie brame

By Joseph Jacobs John Dickson Batten [Public Domain], via Wikimedia Commons

Specchio, specchio delle mie brame...
chi è la più bella del reame?

Così la regina cattiva di Biancaneve come tutti sanno...

Forse non tutti sanno quello che è successo quella mattina...

Mi alzo, come sempre, con la mia sveglia (anzi con la mia app sveglia) che non si interrompe mai neanche per cinque minuti e tu devi scendere per forza dal letto per fermarla. Dico scendere per via della scaletta del letto sopraelevato di una famosa ditta svedese.

Comunque questo non è il punto...

Il punto è che svegliandomi ho di fronte a me il viso di Julia Roberts che dice più o meno quella frase in una Biancaneve moderna cinematografica vista a tratti la sera prima in tv.

Faccio colazione veloce, mi preparo veloce, preparo i materiali della mattina nella valigia veloce. Faccio tutto veloce perché il nido di quella mattina è ad un'ora di traffico cittadino da casa e non voglio arrivare tardi anche perché poi non c'è tempo di preparare/confrontare il piano di lezioni (ho 4 lezioni di seguito lì) con i colleghi che mi accompagnano quella mattina.

Quella mattina (appunto) arrivo al nido proprio preciso al momento di entrare nella prima classe per la prima lezione con i colleghi che dalla porta mi fanno dái dái sei in tempo con relativo gesto di sbrìgati con la mano.

Entriamo e i piccolini sono meravigliosi come sempre.

Ma non è questo il punto...

Il punto è quello che è successo con il gruppo di bambini nella sezione dei grandi subito dopo!

Subito dopo infatti entrando nella sezione dei grandi con tutti che si siedono in cerchio perché ora c'è musica, tutti che salutano, tutti che sorridono perché ora c'è musica, tutti che stai qui che è arrivato Ugo! prendo quella decisione di mettermi seduto esattamente al centro del cerchio di bambini circondato da una trentina (sì, proprio 30... che classe!) di visi piccolini di 3 anni che raggiunto un magico silenzio aspettano una mia prima parola, un mio primo canto, un mio primo qualcosa.

E ora? Vuoto in mente... stamattina tutto di corsa per poi arrivare lì lì in tempo solo per entrare all'ultimo secondo e... il viso di Julia Roberts che dice: "Specchio, specchio..." ed io che dico ad alta voce al centro del cerchio di bambini: "Specchio, specchio delle mie brame..."

SILENZIO

Ripeto: "Specchio, specchio delle mie brame... chi è?"

Il più bello del reame?

Il più bello del castello?

La più bella del castello?

Il più forte...

Ok ho capito, prendo il tamburo e incominciamo un'attività con tutti i bambini più belli, più forti, più silenziosi, più con le gambe incrociate, con le braccia sù, giù...
Ormai lo specchio si era guadagnato il posto dell'oggetto della lezione... anzi la famosa frase si era guadagnata il posto dell'oggetto della lezione (non ricordo quante volte l'ho ripetuta con fantastico effetto attrattivo silenziante) e così abbiamo incontrato vari tipi di specchi dal piccolo tamburo al gigante paracadute.

Questo è accaduto ad un certo punto quest'anno.

Ma non è questo il punto...

Il punto è... quali sono altre frasi famose che possano essere così efficaci ed immediate per i bimbi?

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Da piccolo ogni padella che trovavo in cucina si trasformava all'istante in un tamburo, ogni coperchio in un piatto della batteria da suonare con i cucchiai. Da grande sono diventato un contrabbassista, 7 anni in Conservatorio a Roma e poi in giro per l'Italia a suonare con varie orchestre. Sempre da grande quando sono entrato all'Orff-Schulwerk ho preso i cucchiai lì per terra e girando e suonando ogni cosa rotonda sono entrato anche nella stanza di Musica in Culla. - Che cos'è quello? - mi domandai dopo aver visto un grande telo a spicchi colorati. Sono rimasto per scoprirlo. Oggi (da piccolo) mi dedico principalmente all'educazione musicale per l'infanzia e chiedo sempre a tutti i bimbi se nella loro cucina ci sono le padelle.